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Palazzo Pubblico, Museo Civico e Torre del Mangia
La decisione di costruire un grande Palazzo Pubblico dove riunire il Governo cittadino, il Podestà e le altre magistrature repubblicane fu assunta dal Governo dei Nove nel 1288. Il sito prescelto fu la parte terminale del Campo, dove sin dalla fine del XII secolo esistevano altri edifici comunali, quali la Zecca e la Dogana. Il corpo centrale e l’ala destra dell’edificio furono eretti tra il 1297 e il 1310, mentre il lato sinistro venne aggiunto a partire dal 1325. Nello stesso anno cominciò l’edificazione della Torre del Mangia, terminata presumibilmente intorno al 1349 quando, vi fu collocata la campana del Comune. Alta 87 metri dalla quota di Piazza, la torre prende il nome dal primo campanaro, Giovanni di Balduccio, detto “Mangia” probabilmente perché dissipava rapidamente i denari che intascava. Il Palazzo Pubblico ospita attualmente il Museo Civico, che contiene alcuni dei capolavori dei maggiori artisti senesi: La Maestà (1315-1321) e il Guidoriccio da Fogliano all’assedio di Montemassi (1330) di Simone Martini nella Sala del Mappamondo, dove è stato recentemente scoperto anche un affresco riferibile alla presa del castello di Giuncarico (1314), che gli studiosi attribuiscono a Duccio di Boninsegna; l’Allegoria e gli Effetti del Buono e del Cattivo Governo in città e in campagna (1338) di Ambrogio Lorenzetti nella Sala dei Nove; il ciclo degli Uomini Illustri (1415) di Taddeo di Bartolo nell’Anticappella. Di valore eccelso è anche il resto del patrimonio artistico che si trova nelle altre sale del Museo Civico, con un percorso di opere realizzate dal Trecento fino alla fine dell’Ottocento. Nella Sala di Balìa il senese Martino di Bartolomeo raffigurò Le Virtù sulle volte e gli Evangelisti nell’intradosso dell’arcone centrale (1407), mentre Spinello Aretino, aiutato dal figlio Parri, dipinse sulle pareti le Storie di Alessandro III (il senese Rolando Bandinelli, Pontefice dal 1159 al 1181). La Sala del Concistoro, cui si accede attraverso un bel portale quattrocentesco del Rossellino, offre una veduta d’insieme di uno dei capolavori del manierismo italiano, il ciclo delle Virtù pubbliche e dei relativi esempi desunti dalla storia greca e romana, dipinto da Domenico Beccafumi tra il 1529 e il 1535. Nella Cappella si può apprezzare il bellissimo Coro ligneo, scolpito e finemente intarsiato da Domenico di Niccolò, tra il 1415 e il 1428, che rappresenta, in ciascuno dei 21 stalli, gli articoli del Credo. Infine la Sala del Risorgimento è affrescata con grandi scene che narrano le vicende di Vittorio Emanuele II e delle Guerre d’Indipendenza. Il percorso museale comprende anche l’accesso alla Loggia dei Nove, sul retro del palazzo, con bellissima vista panoramica sull’Orto de’ Pecci e la parte sud della città.
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Luoghi
Piazza e San Basilico di San Francesco
Piazza Provenzano e Collegiata di Santa Maria in Provenzano
Biblioteca Comunale degli Intronati
Santuario Casa di Santa Caterina da Siena
Palazzo Pubblico, Museo Civico, e Torre del Mangia
Piazza del Duomo e Cattedrale di Santa Maria Assunta
Itinerari
Medioevo Vero e Falso
Siena è una città medievale, ma non tutto ciò che sembra di questa epoca lo è davvero. Trifore perfette, merli ben conservati, difficilmente, se non stiamo parlando del Palazzo Comunale , edifici che presentano queste caratteristiche non hanno subito qualche restauro, più o meno generoso. Anche quando ciò sia avvenuto, però, l'armonia della città non ne viene intaccata perché per secoli artisti e architetti improntarono la loro opera al rispetto del passato glorioso della città. Il percorso parte proprio da uno dei luoghi simbolo dell'attaccamento dei senesi nei secoli alla propria identità architettonica: piazza Salimbeni , inventata alla fine dell'Ottocento dall'architetto Giuseppe Partini, ma in forme che rimandano al Medioevo. In strade meno battute dal turismo potrete scoprire antichi scorci del tutto originali come il suggestivo Castellare degli Ugurgieri con il suo silenzioso raccoglimento o la torre della Chiesa di San Giorgio , invisibile ai più, e che nasconde il suo “mistero” legato alla battaglia di Montaperti. Un inconsueto angolo vi si aprirà se avrete la voglia di addentrarvi nell'antico vicolo degli Orefici, dove respirerete l'aria di un tempo che fu in una pace insospettabile in pieno centro. Ci sarà poi ancora spazio per vedere esempi di Medioevo “moderno” e antico a confronto nel vicolo di Tone (Casato) , sul quale affaccia uno degli esempi più fulgidi di medioevo e modernità così ben commisurati da non presentare quasi distanze: il palazzo Chigi Saracini, sede dell'Accademia Musicale Chigiana, cha racchiude tanta storia passata e presente.
Francigena
Il centro storico di Siena è attraversato dalla famosa via che percorrevano i pellegrini sulle orme di Sigerico per raggiungere Roma e visitare la tomba dell'apostolo Pietro , un tragitto che rappresentava in sè un atto di penitenza, simbolicamente e materialmente consegnava il pellegrino nelle mani di Dio. Oggi la Via Francigena è l'occasione per un rinnovato rapporto con la natura e il territorio, ma anche con la storia, le tradizioni, il folclore delle genti del passato e del presente. Dalla ricerca interiore il cammino della Francigena rappresenta per i turisti e i pellegrini moderni un viaggio nelle radici della cultura italiana ed europea. Mentre in molti tratti extraurbani la Via Francigena aveva un percorso irregolare, vicino a Siena assumeva l'aspetto di un percorso urbano, più comodo e agibile per il pellegrino. Il percorso parte da Porta Camollia , da qui i pellegrini entravano a Siena per dirigersi verso sud . Porta Camollia si sviluppò in epoca medioevale proprio grazie alla Francigena, infatti fu ribattezzata dallo storico Ernesto Sestan come “figlia della strada”. Percorrendo la Francigena all’interno del centro storico si ha la possibilità di incontrare palazzi storici e antiche chiese, dove i pellegrini spesso facevano tappa in cerca di ospitalità. Lungo il percorso incontrerete la Chiesa di San Pietro alla Magione , la Chiesa di Santa Maria in Portico a Fontegiusta , la Chiesa di Sant’Andrea Apostolo e la Chiesa di Santa Maria delle Nevi . Percorrendo l’antica Via dei Pellegrini si arriva in Piazza del Duomo , dove si trova la splendida Cattedrale di fronte alla quale ha sede uno dei luoghi simbolo della Francigena del tratto senese: lo Spedale di Santa Maria della Scala . Antico ospedale, tra i primi luoghi in Europa, nel medioevo, destinato ad accogliere i pellegrini ed aiutare i poveri. Ora è un grande spazio museale, dove sono raccolti il museo archeologico, diverse mostre permanenti e non, laboratori di restauro.
Panorami
Un itinerario dedicato ai luoghi con i panorami più belli e sorprendenti della città. Siena gode infatti di scenari mozzafiato. Si parte dalla Fortezza Medicea, chiamata anche Forte di Santa Barbara, fu fatta costruire da Cosimo dei Medici tra il 1563 e il 1567, su una precedente fortezza spagnola distrutta dai senesi nel 1552. Salendo lungo le mura raggiungiamo il bastione di San Domenico da cui si gode di una bellissima vista sulla città medievale e sui campi che la circondano. La Fortezza medicea oltre ad essere un luogo di pace immerso nel verde è da anni sede dell'Accademia nazionale del Jazz, che ospita ogni anno musicisti internazionali. Non solo dalla Fortezza ma anche dalle vie interne al centro storico è possibile ammirare panorami di diversa bellezza come quello offerto da via di Camporegio con una vista suggestiva sui tetti senesi e sul Duomo. Percorrendo poi via della Galluzza si giunge in via di Diacceto dove si può godere di un panorama mozzafiato su Fontebranda dominata dalla mole della Basilica di San Domenico. Da via delle Sperandie sembra quasi distaccarsi dalla città volgendo il proprio sguardo verso la vasta campagna senese. Scendendo per via Mattioli potrete fare una pausa nei giardini dell’ Orto dei Tolomei da cui è possibile apprezzare la vista sul cuore della città con la celebre Torre del Mangia simbolo di Siena. Risalendo per via Duprè la vista della Torre del Mangia vi accompagnerà lungo il tragitto finché non giungerete alla caratteristica stradina di campagna di via Porta Giustizia . È questa l’ultima tappa dell’itinerario: l’ Orto de’ Pecci , una valle immersa nel verde, a due passi dalla città che consente di godere di uno nuovo spettacolare panorama su Palazzo Pubblico.
Sito Unesco
Siena, il cosiddetto sogno gotico, rappresenta ancora il modello di città medioevale rappresentato nell'affresco “Gli Effetti del Buongoverno” dipinto da Ambrogio Lorenzetti nel Museo Civico e per questo è stata inserita, nel 1995, nella lista del Patrimonio mondiale dell'umanità dell'Unesco.
Il riconoscimento è arrivato per le caratteristiche urbane ed architettoniche del centro storico di Siena, i suoi palazzi, le chiese, i monumenti, gli spazi urbani, che nel corso dei secoli hanno subito una evoluzione che ha saputo rispettare le caratteristiche originarie dei tempi, fra il XII e il XV secolo, in cui la Repubblica di Siena ha influenzato in maniera fortissima l'arte di tutta Europa.
Siena appare come un'utopia possibile – testimonianza di genio creativo, capacità artistica ed estetica, perfetta integrazione con il paesaggio circostante e di intelligente governo della città attraverso i secoli - e la città si è dotata di uno specifico Piano di gestione del sito Unesco.
Aiutaci a mantenerlo pulito, rispettalo come fosse un grande "salotto". Non sederti a terra per riposare o mangiare, ma cerca le valli e gli spazi verdi o utilizza la struttura appositamente destinata in Piazza del Mercato (Tartarugone) a un passo da Piazza del Campo. Tutti noi, cittadini di Siena, te ne saremo grati. Buona visita in città.
Virtual Tour
Info
Numeri Utili
Emergenza Medica 118
Carabinieri 112
Polizia di Stato 113
Vigili del Fuoco 115
Questura/Prefettura 0577 201111
Taxi 0577 49222
Siena Parcheggi 0577 228711
Accoglienza Turistica
Complesso museale Santa Maria della Scala
Piazza Duomo, 2 - 0577 280551

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