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Le Saline Farnesiane di Salsominore

  

Avete di fronte un edificio insolito e imponente: le Saline farnesiane. Si tratta dell’unico impianto rimasto in un sistema di antiche industrie per la produzione del sale. Nel Seicento vi erano almeno tre fabbriche come questa: la prima a Centopozzi, sulla strada per Tabiano, e la più grande a Salsomaggiore, demolita nel 1900 per costruire le Terme Berzieri e il Regio Istituto di Chimica. La storia di questo paesaggio, le sue trasformazioni, persino la vegetazione che incontriamo, risentono di questa antica identità produttiva. Le falde di acqua salsobromoiodica intrappolate nel sottosuolo, sono i resti fossili di acque marine che, in ere geologiche remote, occupavano il bacino padano. Le cronache datano i primi usi delle acque “salse”, all’età del ferro. Insediamenti celti, liguri e poi romani, estraevano l’acqua per ottenere il sale, alimento preziosissimo per la conservazione dei cibi. La maggior parte degli antichi pozzi viene distrutta da terremoti e inondazioni nel VI secolo d.C., ma sarà proprio Carlo Magno, nell’801, a riorganizzare l’attività estrattiva assegnando ai due principali “villaggi del sale” gli attuali nomi di Salsominore e Salsomaggiore. Dopo l’anno Mille il sale è una grande fonte di ricchezza per lo stato feudale Pallavicino, che qui costruisce rocche e castelli e organizza le ricchezze del territorio, dovute ai proventi del commercio del sale, intorno al Castello di Scipione. La successiva dominazione dei Farnese interpreta l’estrazione del sale come un’attività industriale, con la costruzione delle Saline e con invenzioni piuttosto curiose: ad esempio il pozzo dotato di una grande ruota per l’estrazione dell’acqua, azionata da ergastolani. Nelle Saline il sale era ricavato per evaporazione: l’acqua veniva posta in bacili di ferro sotto i quali era bruciato il legname proveniente dai boschi intorno. Questo sistema è stato impiegato fino all’inizio del XIX secolo.

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Polo Museale Stirone

Aspettando il nuovo Polo Museale Stirone

ll Museo nella Valle dello Stirone – dotato di ampio parcheggio, spazi per la didattica e l’accoglienza del pubblico – è vicino al Centro Recupero Animali Selvatici degli animali selvatici “Le Civette”, ospita gli uffici e la biblioteca del Parco dello Stirone nel circuito dei Parchi del Ducato.

Il Museo è inserito in una collaborazione tra Comune di Salsomaggiore, Università degli Studi di Parma, Parchi del Ducato e Castelli del Ducato nell’ambito della valorizzazione di un itinerario turistico dei Paesaggi del Sale e dei Castelli del Ducato, per connettere cultura, natura, storia, enogastronomia e paesaggio.

Sono in corso i lavori e gli allestimenti espositivi del nuovo Polo Museale Stirone: vi comunicheremo quando verrà inaugurato. Stay tuned!

8 motivi in anteprima per visitarlo dall’estate:

1. Farai un viaggio al centro della terra e ritorno, dal mare all’Appennino: infografiche e postazioni interattive multimediali ti guideranno in un viaggio tra scienza e divertimento.

2. Troverai testimonianze di meraviglie fossili dell’antico mare padano, custodi delle millenarie vicende  della nostra terra.

3. Vivrai l’esperienza dell’attacco dello squalo in un ambiente multimediale immersivo, oltre alla storia del ritrovamento della balena Giorgia nel 1987

4. Sai cosa è un diorama?
Riproduce ambienti naturali e qui potrai vederlo!

5. Come lavora un paleontologo?
I ritrovamenti di Raffaele Quarantelli ti trasmetteranno la sua passione e la sua conoscenza.

6. Allestimenti temporanei sempre nuovi.

7. Dal Museo al Parco: potrai abbinare la visita interattiva ad una passeggiata esplorativa nel Parco dello Stirone.

8. A pochi metri puoi già visitare la Pieve romanica di San Nicomede dell’880 d.C.

Gusto

Le Ricette tipiche di Salsomaggiore Terme

Tagliere di Salumi del Territorio accompagnati con Torta Fritta

Malfatti (Tortelli d’Erbetta) presidio DE.C.O.

Anolini al Pane e Formaggio in Brodo Presidio DE.C.O.

Salame al Vino Bianco

Budino Casalingo con Ciliegie sotto Spirito

Entra nella cucina diffusa

Spazi vivi e innovativi per una cultura del cibo, del turismo, del benessere.
Qui trovi l’esperienza dell’Istituto alberghiero e tecnico turistico Magnaghi dove giovani cuochi, affiancati da rinomati chef, creano in laboratori e cucine proposte uniche che puoi degustare anche tu: ti raccontiamo il percorso della Corte Civica Tommasini, polo della formazione del turismo e del wellness, dove la scuola apre le porte al territorio, agli ospiti, ai turisti in eventi, cene dimostrative, iniziative speciali in partnership con i protagonisti della città e della regione Emilia-Romagna.

 Vai al sito

IAT - Palazzina Warowland, Piazza Berzieri

Per informazioni Turistiche Tel.  0524 580211
Email salsoexperience@comune.salsomaggiore-terme.pr.it