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Arte e architettura
Il complesso di Villa Catena rappresenta uno dei contenitori storici più significativi della campagna romana. La Villa è circondata da un parco di circa 80 ettari, il cui bordo sorge su di un naturale basamento di roccia. Fu realizzata come villa extraurbana dal duca Torquato I Conti intorno alla seconda metà del 1500, come nelle consuetudini delle famiglie nobili dell’epoca. Con l’estinzione dei Conti, la Villa passò in eredità alla famiglia Sforza Cesarini. L’intera proprietà fu poi venduta ai Torlonia e nel 1945 al produttore cinematografico Dino de Laurentiis e alla moglie e attrice Silvana Mangano, che la usarono come dimora, set cinematografico e salotto culturale. Oggi Villa Catena è un’azienda agricola biologica ed è spesso usata come location. Di recente è stata scelta dal regista Matteo Garrone per l’ambientazione di alcune scene del film Pinocchio (2019).
La chiesa di Santa Maria del Peschio è un piccolo Santuario, fuori dal nucleo urbano, dove si svolgevano riti periodici correlati alla benedizione dei campi. Il nome deriva dal toponimo “peschio”, “pesco” (pesculum), che significa roccia, dirupo, rupe. Al centro della chiesa è ricavata una nicchia che accoglie un ciclo di dipinti che risalgono alla seconda metà del XIV secolo. Nella parte di fondo si staglia l’immagine della Madonna che allatta il Bambino e i Santi Giovanni Battista e Pietro ai lati. Il modo di dipingere i volti nell’uso del verdaccio rivela l’influenza, che ha avuto la scuola di Giotto, nell’autore di questo piccolo ciclo. Il dipinto con i due angeli, che incoronano la figura Madonna, risale a un periodo successivo, presumibilmente al XVII secolo.
Gli affreschi, invece, presenti sulla parte destra, adiacenti la nicchia, risalgono alla seconda metà del XV secolo.

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