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Museo archeologico nazionale

  

Il Museo archeologico nazionale espone una vasta ed importante collezione di reperti archeologici provenienti da Orvieto e dal territorio circostante.

All’interno del museo, che si trova in piazza Duomo, sono esposti vasi, buccheri, bronzi e oggetti di uso quotidiano di epoca etrusca.

Nella sala principale sono presentati materiali di antico e nuovo rinvenimento dalla necropoli settentrionale di Crocifisso del Tufo. Notevoli alcuni corredi funerari, ricchi di oggetti, sia di importazione, sia di produzione locale, come i buccheri.

La sala attigua contiene alcuni corredi recuperati nel corso dello scavo nella necropoli di Porano, uno dei centri minori che sorgevano a corona della città sulla rupe. Le sepolture sono di livello elevato e in alcuni casi sono state impreziosite da pitture parietali, fra i pochi esempi di tale espressione artistica, almeno nell’Etruria settentrionale interna.

In un ambiente attiguo viene proposta la ricostruzione delle due tombe Golini, rinvenute alla fine dell’Ottocento, le cui pitture, staccate dalle pareti delle tombe sono state ricollocate secondo le posizioni originarie. Gli affreschi illustrano scene del banchetto funebre, ambientato nell’oltretomba, alla presenza degli dei dell’Averno.

L’itinerario prosegue con la sala dedicata alla necropoli di Cannicella, sulla pendice meridionale della rupe di Orvieto, solo in parte visibile: nella zona, occupata da una necropoli di epoca arcaica, con sepolture ed organizzazione urbanistica simili a quelle di Crocifisso del Tufo, fu realizzata una importante area sacra a partire dalla seconda metà del VI sec. a.C., con un tempio decorato da importanti terrecotte e con una serie di edifici collaterali probabilmente destinati a funzioni marginali. Anche in questo caso vengono esposte ceramiche e bronzi appartenenti al corredo delle tombe, molte delle quali furono rinvenute nel corso dell’Ottocento, a seguito di ampie campagne di ricerca.

Un’apposita sala è invece stata allestita con tutti i più recenti ritrovamenti provenienti dalle campagne di scavo presso il sito di Campo della Fiera, sito che molti studiosi concordano essere il Fanum Voltumnae, il santuario federale degli etruschi dove i rappresentanti delle dodici città della lega Etrusca si riunivano in occasioni speciali.

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