In Piazza Domenico Albanese, non lontano dal Castello e dalla Basilica Cattedrale, Palazzo Martini Carissimo rappresenta il più imponente edificio del centro storico di Oria. Occupa un intero isolato e si sviluppa intorno ad un cortile, secondo il tipico modello degli antichi palazzi a corte.
Realizzato intorno al 1762, è stato proprietà della famiglia Martini, poi Martini Carissimo, ed ospita oggi il Museo Archeologico di Oria e dei Messapi. Attraversando le dieci sale che lo compongono è possibile percorrere un viaggio nella storia della popolazione che abitò il Salento prima della conquista romana: i Messapi, considerati gli antenati dei salentini contemporanei. Il percorso del museo racconta la storia del passato messapico di Oria grazie all’uso di pannelli illustrativi e l’esposizione dei reperti originali rinvenuti nelle aree archeologiche della città.
Particolarmente interessante è il ritrovamento di quello che è stato definito il più antico prototipo di “tarallino” pugliese, ritrovato carbonizzato presso il santuario di Monte Papalucio: questo prodotto da forno di forma circolare è ancora oggi uno dei prodotti tipici della tradizione gastronomica salentina e pugliese.