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Comune di Oria

  

Che Oria fosse destinata a grandi cose trova conferma nel lungo elenco di uomini, intellettuali, scienziati e politici, che ne hanno fatto un polo culturale d’eccellenza. Una capitale Oria lo era già stata nel IV sec. a.C., quando l’antica Hyria fungeva da principale centro della Messapia. Ma è dall’Alto Medioevo che vi si scopre un altro modo di essere capitale, del pensiero e delle culture. La sua sede vescovile, una delle più antiche di Puglia, è consacrata a una tradizione monastica orientale, che ha nella figura del patrono, San Barsanofio, il perno spirituale. Inoltre, una fiorente comunità ebraica vi esprime grandi dotti, come il poeta Amittai ben Shefatiah, il medico Shabbetai Donnolo, lo storico Ahimaaz ben Paltier. La loro eredità si coglie non tanto nelle architetture, quanto nell’opera intellettuale irradiatasi per tutto l’Occidente. E infine, vi è la figura monumentale dell’uomo detto “stupor mundi”: Federico II di Svevia, l’imperatore letterato, meraviglia dell’umanità, il quale proprio qui, nel castello oritano, sposò Jolanda di Brienne. Ecco, allora, che attraversare le vie di Oria, in una tale mescolanza di culture, è come perdersi tra le pagine di un libro esoterico, una “cabala” dove molto si è scritto e molto deve ancora rivelarsi.

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