Può un borgo essere “di cappa e spada”? Maruggio ha la risposta. Sono sette secoli di storia ad assicurarlo: secoli nei quali, dal Trecento all’Ottocento, con i cavalieri Templari prima e quelli di Malta poi, Maruggio divenne un paese florido, bonificato dalla malaria, ricco del commercio di sale, baluardo contro i pericoli del mare. Il suo centro, medievale e rinascimentale, è segno tangibile della cura dei suoi artefici, i quali vi hanno impresso, quasi come uno stemma, il proprio marchio indelebile. Oggi, questo borgo dalla vocazione “cavalleresca” guarda con la tenacia delle cose antiche verso le coste da cui provenivano gli attacchi dei saraceni. E come tutte le cose antiche, fascino e bellezza sono la sua corazza, messa a lucido da un mare che restituisce visioni uniche: resti archeologici di precedenti civiltà e foreste di pietra sottomarine. Maruggio, circondata da uliveti, davanti a un mare non più minaccioso, è un combattente che ha rinfoderato la spada ma non cessa di indossare la sua armatura migliore. Anzi: con una generosità e cortesia di altri tempi, ti aspetta per raccontare la sua storia.