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San Francesco e quattro miracoli post mortem

  

MAESTRO DEL TESORO (Giunta Pisano ?)
San Francesco e quattro miracoli post mortem
Tempera su tavola (cm. 111,5 x 154,5)
1260 ca.
Assisi, Museo del Tesoro della Basilica di San Francesco

San Francesco con quattro miracoli post mortem è uno dei dipinti citati da fra Ludovico da Pietralunga nella sua descrizione della Basilica di Assisi del 1571: tale menzione ne costituisce la prima testimonianza storica. Collocato al di sopra della porta della sagrestia inferiore, è indicato come reliquia poiché su quel legno, secondo la tradizione, fu lavata la salma del Santo. La tavola compare quindi nei documenti dal XVI al XVIII secolo e fino alla successiva musealizzazione.
Al centro, Francesco ritratto con un saio blu, cinto alla vita da un cordone con sei nodi, regge una croce rossa e il Vangelo aperto, sul quale si legge un passo tratto da Matteo: “Se vuoi essere perfetto, va’, vendi ciò che hai e dallo ai poveri”, testo di esortazione per gli stessi frati e talmente caro al Santo da averlo riportato nella Regola non bollata.
Intorno, quattro scene di miracoli avvenuti dopo la morte del Santo, rappresentate da iconografie tratte dal Tractatus de Miraculis di Tommaso da Celano, nelle quali i protagonisti superano il loro stato di decadimento fisico mediante la fede e l’intercessione di Francesco. Questa immagine, inserita come reliquia in un contesto ricco di potere sacro, era veicolo di trasmissione della fede: un monito per i pellegrini, per ricordare che ogni uomo è chiamato alla Resurrezione.

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