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Reliquiario della veste Inconsutile (Bottega orafa parigina)

  

Argento fuso e dorato, sbalzato, cesellato e inciso,
XIII-XIV sec.
Assisi, Museo del Tesoro della Basilica di San Francesco

Il Reliquiario in argento dorato con elementi a cesello e in lamina incisa poggia su una base lavorata con un motivo a quadrifoglio a giorno e sostenuta agli angoli da quattro draghetti con testa di cane. La parte anteriore è in forma di edicola con tre archi acuti conclusi da timpani e guglie (la prima a sinistra tronca) e quattro draghetti, in funzione di ‘gargouilles’, alla base degli archi. Nell’edicola centrale, più ampia delle laterali, una grata decorata a quadrilobi ospita le reliquie. Al di sopra è collocata la figura del Cristo risorto che esce a mezzo busto da un cumulo di nimbi. Le edicole a destra e a sinistra, anch’esse concluse da timpani archiacuti trilobati, ospitano le figure di santa Chiara e di san Francesco, perfettamente speculari nei gesti e nella posa ad ‘hanchement’ secondo lo stile della scultura gotica francese. I due santi presentano lo stesso attributo del libro e invitano all’adorazione del Cristo risorto le tre figure di monache, presentate in ginocchio ed oranti. Secondo una recente ipotesi (Glenn 2011) queste tre figure potrebbero identificarsi con Ortolana, madre di Chiara, e con le sorelle Agnese e Beatrice che raggiunsero Chiara a San Damiano.
La parte posteriore del reliquiario è costituita da lamine dorate ed incise, la superiore presenta Cristo benedicente in trono, la mano sinistra poggiata su un’immagine del mondo tripartito, mentre ai lati due angioletti svolazzanti agitano i turiboli per l’incenso. La lamina sottostante è occupata dalla scena della natività, con Maria adagiata sul letto e Giuseppe che indica il Bambino, deposto nella culla-mangiatoia e vegliato dal bue e dall’asinello. Una lampada è sospesa al centro e una tenda, in parte sollevata ai lati, ci introduce nella scena. La lamina è fissata attraverso cerniere per poter accedere alle reliquie ivi contenute.

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Progetto realizzato con il contributo
della Regione Umbria