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Comune di Fragagnano

  

Un villaggio tra gli ulivi del Salento, sopra un’altura a 123 metri sul livello del mare; lo sguardo soddisfatto di due sovrani che assistono al solenne rito; un cavaliere francese che impugna l’elsa della sua spada. L’anno è il 1278. I sovrani sono Carlo I d’Angiò e sua moglie Beatrice di Provenza. La spada è quella del cavaliere Erard de Nanteuil, che in quel giorno diventava primo barone di Fragagnano. Potrebbe iniziare così, con la nascita del feudo, il racconto di questo piccolo abitato nell’ultimo tratto dell’antica Via Appia. Un borgo che cela una storia ancor più remota: già abitato nel neolitico, il paese deriverebbe il nome da Freganius, termine gentilizio di età romana. Fragagnano, in effetti, ha conservato una sua “gentilezza”, diffusa in modo uniforme per il territorio, con le sue colture di ulivo, i vigneti e i casali. Ma conserva anche una sua “sapienza” (la “Santa Sofia” dei greci bizantini), proprio nella capacità di armonizzare l’incantevole paesaggio con la bellezza del borgo storico, ricco di pregevoli chiese e palazzi nobiliari. Questa armonia è, in effetti, l’eterna cerimonia di Fragagnano. Da allora, da quel lontano 1278, essa non ha mai smesso di essere celebrata, quasi fosse un perenne invito ad assistervi.

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