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Chiesa di San Pietro Apostolo

  

Un primo inse­diamento risale forse al V-VI secolo, mentre le vecchie fondamenta visibili sotto il pavimento, risalgono a prima del XII secolo. Il ritrovamento di numerosi resti scheletrici han­no fatto pensare pure a un sito longobardo.

L’attuale struttura risa­le alla fine del XV secolo. Lo si evince da un’iscrizione commemorativa in­cisa e dipinta all’esterno della parete meridionale del presbiterio (sopra la porta della sagrestia) che fisserebbe al 23 maggio 1497 la conclusione dei lavori ad opera di Pietro Amalteo, padre o parente del più noto pitto­re Pomponio. All’interno sono da ammirare gli affreschi, seppure in

parte rovinati, raffiguranti una Madonna con Bambino tra i santi Roc­co e Sebastiano, attribuita a Girolamo Del Zocco e un San Floriano opera di Gianfrancesco da Tolmezzo dei pri­mi del Cinquecento, chiamato a Cor­denons insieme a Pietro da Vicenza dopo il passaggio dei turchi del 1499 per sistemare le chiese di San Pietro e di Santa Maria nella cortina del pa­ese (il vecchio centro delle attività dove oggi sorge il cimitero). Si dice che i due pittori sostarono a Corde­nons alcuni mesi ospiti delle fami­glie del posto. Girolamo Del Zocco, un artista che gravitava attorno alla bottega di Antonio de Sacchis detto Il Pordenone, è ancora l’autore delle decorazioni dell’abside con storie tratte dalla Genesi e dalla vita di San Pietro. Dopo il terremoto del 1976, con i lavori di restauro, è stato deci­so di ripristinare la facciata per come compariva prima del 1920 e sono state demolite alcune costruzioni più recenti usate dai frati francescani come sale catechismo e confessiona­li. Più recente è il campanile, realiz­zato nel XVIII secolo e consolidato dopo il terremoto. La chiesetta è sta­ta il punto di riferimento della vita religiosa della borgata di Sclavons fino al 1968.

Originariamente vi era conservato anche un trittico su tavola attribui­to allo stesso Del Zocco, datato 1551, che oggi si trova nella nuova chiesa, dedicata sempre a San Pietro, edifi­cata in stile moderno a poca distan­za dall’antico luogo di culto.

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